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EN ISO 20345:2022 Nuove Norme per Scarpe Antinfortunistiche: Guida ai Principali Cambiamenti e Innovazioni

27 Mar 2024

Da EN ISO 20345:2011 a EN ISO 20345:2022, cosa cambia?

La nuova norma EN ISO 20345:2022 per i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) specifici per le calzature di sicurezza è stata recentemente pubblicata, portando con sé aggiornamenti significativi per migliorare la protezione dei lavoratori in vari ambienti lavorativi.

È importante notare che le calzature di sicurezza che sono state certificate in conformità con la precedente norma EN ISO 20345:2011 possono ancora essere vendute e utilizzate fino alla scadenza del loro certificato attuale. Questo periodo di transizione assicura che le imprese e i lavoratori possano adeguarsi gradualmente ai nuovi standard senza interruzioni immediate.

Da EN ISO 20345:2011 a EN ISO 20345:2022, riassumo le principali innovazioni e aggiornamenti.

Requisiti per la Sicurezza Antiscivolo:
Nella nuova norma EN ISO 20345:2022, le classificazioni di resistenza allo scivolamento SRA, SRB e SRC vengono eliminate. I test di scivolamento sono ora integrati nei requisiti di base.
Oltre alla certificazione di base, le calzature possono essere sottoposte a un test di scivolamento aggiuntivo, il cui superamento viene indicato con la marcatura SR (Slip Resistance, Resistenza allo scivolamento), rappresentando così un livello di resistenza allo scivolamento superiore.
I metodi di prova sono stati adeguatamente adattati per meglio rappresentare le condizioni reali d’uso. Di conseguenza, tutti i test di scivolamento sono eseguiti su superfici di piastrelle, per garantire che le valutazioni siano il più possibile vicine alla realtà d’uso quotidiano delle calzature di sicurezza.

Resistenza per la resistenza alla Perforazione:
La norma EN ISO 20345:2022 apporta dettagliate specifiche sui materiali utilizzati per le lamine di protezione nelle calzature di sicurezza, differenziando tra materiali metallici e non metallici. Questa distinzione consente agli utenti di effettuare scelte più mirate in base alle specificità del proprio contesto lavorativo. Ecco una panoramica semplificata delle modifiche introdotte.
La marcatura “P” nelle versioni precedenti della norma indicava la presenza di una protezione contro la penetrazione dei chiodi, senza specificare il materiale di questa protezione. La norma aggiornata EN ISO 20345:2022 introduce nuove marcature che forniscono informazioni dettagliate sia sul materiale della protezione sia sulle dimensioni dei chiodi utilizzati nei test, con l’intento di distinguere le prestazioni di protezione basate su diversi materiali e dimensioni di chiodi:
“P”: Protezione dai chiodi in acciaio, con un diametro del chiodo di prova di 4,5 mm. Questa marcatura continua a rappresentare la protezione tradizionale con inserti in acciaio.
“PL” (L = Large, Grande) : Protezione dai chiodi “non metallica”, con un diametro del chiodo di prova di 4,5 mm. Questa nuova marcatura indica la presenza di un inserto di protezione realizzato con materiali non metallici che forniscono una resistenza equivalente a quella dell’acciaio ma con dimensioni del chiodo di prova standard.
“PS” (S = Small, Piccolo) : Protezione dai chiodi “non metallica”, con un diametro del chiodo di prova di 3 mm. Questa marcatura, anch’essa nuova, indica un livello più elevato di protezione, dato che un chiodo di diametro più piccolo esercita una pressione maggiore durante il test.
Nuove Sottocategorie per la Protezione dai Chiodi:
La protezione S1 ora può essere integrata dai suffissi S1P, S1PL e S1PS, a seconda del tipo di protezione e del materiale utilizzato.
Il livello S3, che include già il requisito per la protezione dai chiodi in acciaio, S3L per protezioni non metalliche con chiodi di grandi dimensioni, e S3S per protezioni non metalliche con chiodi di piccole dimensioni.
Analogamente, i livelli S5 e S7 che includono già il requisito per la protezione dai chiodi in acciaio. S5L o S7L per protezioni non metalliche con chiodi di grandi dimensioni, e S5S o S7S per protezioni non metalliche con chiodi di piccole dimensioni.

Classi di Protezione e Novità S6 e S7:
La gamma dei livelli di protezione è stata estesa, passando da SB-S5 a SB-S7, per offrire una gradazione più ampia di sicurezza adatta a diverse condizioni di lavoro.
SB, è l’unico che permette il tallone aperto nelle calzature di sicurezza.
S1, requisiti di base con tallone chiuso.
S1P, si applica alle calzature che, oltre ai requisiti S1, includono la protezione dalla perforazione. Utilizzando una lamina in acciaio, la calzatura è classificata come S1P. Con lamine “non metalliche” (PL-PS), in base al tipo di lamina utilizzata.
S2, caratterizzata da una tomaia idrorepellente, NON presente la resistenza alla perforazione.
S3, aggiunge alla tomaia idrorepellente la resistenza alla perforazione. Se la protezione è fornita da una lamina metallica, è implicitamente compresa. Per lamine “non metalliche”, le varianti (PL-PS) saranno indicate a seconda della resistenza offerta. Suola con rilievi.
S4, calzature integralmente in gomma o polimeri, NON presente la resistenza alla perforazione.
S5, calzature integralmente in gomma o polimeri. Se la protezione è fornita da una lamina metallica, è implicitamente compresa. Per lamine “non metalliche”, le varianti (PL-PS) saranno indicate a seconda della resistenza offerta. Suola con rilievi.
S6 E S7 Novità EN ISO 20345:2022, le nuove classificazioni puntando a migliorare significativamente la resistenza all’acqua delle calzature di sicurezza attraverso l’integrazione di una membrana che rende la calzatura di sicurezza impermeabile. Queste classificazioni assicurano una tenuta all’acqua superiore, WR, grazie all’aggiunta di una membrana impermeabile che copre non solo il materiale della tomaia ma anche la costruzione totale della scarpa, offrendo così una protezione completa.
S6 simile a S2 ma con tenuta all’acqua avanzata mediante una membrana impermeabile. NON presente la resistenza alla perforazione.
S7 estende la protezione di S3 con tenuta all’acqua avanzata mediante una membrana impermeabile e integra la resistenza alla perforazione (con lamina metallica “P” inclusa o specificata con “PL-PS” per lamine non metalliche).

Assorbimento e penetrazione d’acqua del tomaio
Nella normativa EN ISO 20345:2022, l’effetto idrorepellente della tomaia della scarpa è descritto attraverso il nuovo parametro WPA (Water Penetration and Absorption), sostituendo il precedente criterio WRU (Water-Resistant Uppers). Quindi le calzature con marcatura S2 o S3 devono avere l’ assorbimento e penetrazione dell’acqua della tomaia secondo le specifiche WPA. Tuttavia, questa verifica riguardava solo il materiale isolato e non tiene conto dell’assemblaggio della scarpa, che può compromettere la resistenza all’acqua a causa delle cuciture.
Per ottenere un livello superiore di protezione dall’acqua, la normativa ha introdotto i livelli S6 e S7 come abbiamo vito precedentemente.

Requisiti supplementari, da 12 passano a 18.
Questi requisiti offrono una gamma più ampia di protezioni per rispondere a diverse esigenze lavorative. Di seguito, l’elenco aggiornato:
1 PL – News Resistenza alla perforazione con inserto non metallico.
2 PS – News Resistenza alla perforazione con inserto non metallico e con un chiodo di prova di dimensioni ridotte.
3 C – Calzature parzialmente conduttive, adatte per ambienti in cui è necessario dissipare cariche elettrostatiche.
4 A – Calzature antistatiche, che limitano l’accumulo di elettricità statica riducendo il rischio di scintille.
5 HI – Isolamento del complesso suola dal calore, proteggendo il piede da superfici calde.
6 CI – Isolamento del complesso suola dal freddo, garantendo comfort anche in ambienti a basse temperature.
7 E – Assorbimento di energia nell’area del tallone, per ridurre l’impatto durante la camminata.
8 WR – Resistenza all’acqua, che impedisce all’acqua di penetrare all’interno della calzatura.
9 M – Protezione del metatarso, per salvaguardare la parte superiore del piede da possibili impatti.
10 AN – Protezione per le caviglie, per offrire supporto e prevenire lesioni.
11 CR – Resistenza al taglio, per proteggere il piede da oggetti affilati.
12 SC – News Resistenza all’abrasione del puntale antigraffio, per mantenere l’integrità della calzatura.
13 SR – News Resistenza allo scivolamento su pavimento in piastrelle di ceramica con glicerina, per evitare cadute.
14 WPA – News Penetrazione e assorbimento dell’acqua nella tomaia, valutando l’impermeabilità del materiale.
15 HRO – Resistenza della suola al contatto con il calore, adatte per ambienti con temperature elevate.
16 FO – Resistenza all’olio combustibile, prevenendo il deterioramento della suola a contatto con sostanze oleose.
17 LG – News Presa su scala, assicurando stabilità durante la salita o discesa da scale.

Presa su scala
Il test della “presa su scala”, precedentemente un requisito specifico per le scarpe destinate ai vigili del fuoco, è stato esteso nella norma EN ISO 20345:2022 a tutte le calzature antinfortunistiche. Questo cambiamento significa che adesso è possibile valutare la sicurezza di ogni tipo di calzatura antinfortunistica in termini di aderenza su una scala, un aspetto importante per la prevenzione degli incidenti in molti ambienti di lavoro. È importante sottolineare che questo test è considerato supplementare e non obbligatorio. I produttori possono scegliere di sottoporvi le loro calzature per fornire un valore aggiunto in termini di sicurezza e per rispondere a specifiche esigenze lavorative.

Il marchio FO non è più obbligatorio
Nell’aggiornamento della norma EN ISO 20345:2022, il marchio FO, che indica la resistenza della suola agli idrocarburi come oli e benzina, ha subito un cambiamento significativo. Mentre prima era un requisito obbligatorio per le calzature di sicurezza che rientravano nei livelli di protezione da S1 a S5, ora è stato ridefinito come test supplementare. Ciò implica che non è più un requisito standard per ogni calzatura di sicurezza, ma può essere effettuato in aggiunta quando è rilevante per l’uso specifico in ambienti esposti agli idrocarburi.

Resistenza all’abrasione della punta SC
Il requisito di resistenza all’abrasione della punta, indicato con il codice SC nella normativa EN ISO 20345:2022, introduce un rigoroso test di abrasione “Martindale” composto da 8.000 cicli. Questo test è specificatamente progettato per valutare la resistenza della punta delle calzature di sicurezza all’usura e all’abrasione nel tempo, assicurando così una protezione duratura e affidabile anche nelle condizioni di lavoro più esigenti.

Le tempistiche
Dopo il 30 marzo 2023: Tutte le calzature antinfortunistiche nuove immesse sul mercato devono essere certificate secondo la norma EN ISO 20345:2022. Questo assicura che tutti i nuovi prodotti rispettino gli standard più recenti in termini di sicurezza e qualità.
Calzature Già sul Mercato: Le calzature antinfortunistiche che erano già sul mercato prima del 30 marzo 2023 possono continuare a essere vendute fino alla scadenza della loro certificazione attuale, anche se tale scadenza è postuma alla data del 30 marzo 2023. Questo permette una transizione graduale e riduce l’impatto sui produttori e distributori.
Validità della Certificazione: Ogni certificato di conformità all’esame di tipo UE ha una validità di 5 anni. Ciò significa che le calzature certificate poco prima del 30 marzo 2023 possono rimanere sul mercato fino alla fine del periodo di validità del loro certificato, garantendo così una certa continuità.
Convivenza delle Certificazioni: A causa della durata della validità dei certificati, ci sarà un periodo durante il quale calzature certificate secondo sia la vecchia che la nuova norma saranno disponibili sul mercato. Questo richiede una maggiore attenzione da parte dei consumatori e delle parti interessate per distinguere tra i prodotti in base alla normativa a cui aderiscono.
Queste tempistiche sono state stabilite per assicurare che l’introduzione della nuova norma EN ISO 20345:2022 avvenga in modo ordinato, garantendo al tempo stesso che i livelli di protezione e sicurezza rimangano elevati nel settore delle calzature antinfortunistiche.

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